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“Non riesco più a sopportare questa situazione”: quando l’assistenza domiciliare non soddisfa le tue aspettative

Come CAD Healthcare risolve i problemi più comuni che spingono le famiglie ticinesi a cambiare servizio di assistenza domiciliare

Le aree critiche dell’assistenza domiciliare in Ticino

“Ogni giorno arriva una persona diversa, non sanno nemmeno chi sono e cosa mi serve. Mi sento un numero, non una persona.” Queste sono le parole di M., 78 anni, che dopo mesi di frustrazione con il suo precedente servizio Spitex ha deciso di rivolgersi a CAD Healthcare. La sua storia non è isolata: sempre più famiglie ticinesi si trovano a dover cambiare servizio di assistenza domiciliare a causa di insoddisfazioni che sembrano essere diventate la norma piuttosto che l’eccezione.

Ma cosa spinge realmente le famiglie a cambiare? Quali sono le frustrazioni più comuni? E soprattutto, come è possibile trovare un servizio che risponda davvero alle proprie esigenze? In questo articolo esploreremo le domande più frequenti che riceviamo da chi si rivolge a CAD dopo esperienze negative con altri servizi, e spiegheremo come il nostro approccio innovativo può fare la differenza nella vita quotidiana di pazienti e famiglie.

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“Perché ogni giorno arriva una persona diversa ad assistermi?”

Questa è probabilmente la domanda che sentiamo più spesso durante i primi colloqui con le famiglie. La mancanza di continuità nelle cure è diventata uno dei problemi più gravi del settore dell’assistenza domiciliare in Ticino.

Il problema della continuità nelle cure a domicilio

La continuità delle cure non è solo una questione di comfort: è un elemento fondamentale per la qualità dell’assistenza. Quando ogni giorno arriva un operatore diverso, si perde la conoscenza approfondita del paziente, delle sue abitudini, delle sue preferenze e soprattutto delle sue condizioni cliniche specifiche. Questo porta a una serie di conseguenze negative:

  • Perdita di informazioni cruciali: ogni nuovo operatore deve ripartire da zero, senza conoscere la storia recente del paziente
  • Stress emotivo: per molti anziani, dover spiegare ogni volta la propria situazione a persone sconosciute diventa fonte di ansia
  • Inefficienza nelle cure: il tempo viene speso per orientarsi piuttosto che per fornire assistenza di qualità
  • Mancanza di fiducia: diventa impossibile costruire quel rapporto di fiducia essenziale per cure efficaci

Come gestisce la continuità assistenziale CAD

In CAD Healthcare abbiamo fatto della continuità delle cure uno dei nostri pilastri fondamentali. Il nostro approccio si basa su alcuni principi chiave:

  • Team dedicati: CAD dopo un’attenta prima valutazione definisce un numero minimo di collaboratori per funzione, necessari a garantire una corretta copertura giornaliera sulla base dalle necessità, tipologia e numero di interventi giornalieri.
  • Case manager personalizzato: ogni famiglia ha un case manager (infermiere coordinatore) dedicato che coordina tutti gli interventi e mantiene la continuità informativa tra i diversi operatori del team nonché verso tutti i professionisti ed istituzioni coinvolti nella presa a carico.
  • Dossier digitale condiviso: utilizziamo un sistema digitale avanzato che permette a tutti i membri del team di accedere in tempo reale alle informazioni aggiornate sul paziente, garantendo che nessun dettaglio vada perso.

Come racconta Alessio Branca, fondatore di CAD: “ricordo una signora che mi disse: ‘Finalmente posso chiamare per nome chi si prende cura di me‘. Questo per noi è il vero successo: quando il paziente si sente a casa propria anche durante le cure”.

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“Perché gli operatori sanitari hanno sempre fretta e guardano l’orologio?”

Un’altra lamentela ricorrente riguarda la sensazione che gli operatori abbiano sempre fretta, che guardino costantemente l’orologio e che le visite siano cronometrate al minuto. Questa percezione non è infondata: molti servizi tradizionali operano con tempi prestabiliti molto rigidi che non tengono conto delle esigenze individuali del paziente.

Il problema dei tempi cronometrati nelle visite a domicilio

La pressione sui tempi di intervento ha diverse cause strutturali:

  • Sovraccarico di pazienti: gli operatori devono visitare troppi pazienti in una giornata
  • Mancanza di flessibilità: i programmi sono rigidi e non permettono adattamenti
  • Stress del personale: gli operatori si sentono sotto pressione e questo si riflette sulla qualità del rapporto con il paziente

Questo approccio “industriale” alle cure domiciliari trasforma quello che dovrebbe essere un momento di cura e attenzione in una corsa contro il tempo, dove il paziente si sente più un compito da completare che una persona da assistere.

L’approccio CAD: il tempo necessario all’assistenza alla persona

In CAD Healthcare abbiamo ribaltato completamente questa filosofia. Il nostro principio, grazie all’esperienza maturata negli anni è quella di essere in grado di pianificare secondo catalogo delle prestazioni ogni singolo intervento basandosi sui reali bisogni assistenziali e di cura.

  • Valutazione personalizzata dei tempi: prima di iniziare l’assistenza, conduciamo una valutazione approfondita che tiene conto non solo delle necessità cliniche, ma anche del ritmo di vita del paziente, delle sue abitudini e delle sue preferenze.
  • Flessibilità programmata: i nostri programmi prevedono margini di flessibilità che permettono agli operatori di adattarsi alle esigenze del momento senza creare stress o ritardi nelle visite successive.
  • Qualità prima della quantità: garantiamo a ciascuno l’attenzione e il tempo che merita, piuttosto che massimizzare il numero di visite giornaliere.

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“Nessuno coordina niente: devo fare tutto io”

Una delle frustrazioni più grandi per le famiglie è la sensazione di dover gestire personalmente il coordinamento tra diversi professionisti e servizi. Medico di famiglia, specialisti, fisioterapista, farmacia, laboratori di analisi: spesso ogni figura lavora in modo isolato, lasciando al paziente o ai familiari il compito di fare da tramite.

La mancanza di coordinamento assistenziale

La complessità del sistema sanitario ticinese può trasformare la gestione delle cure in un vero e proprio labirinto burocratico:

  • Comunicazione frammentata: ogni professionista ha le sue informazioni, ma raramente c’è uno scambio efficace
  • Appuntamenti sovrapposti: mancanza di coordinamento negli orari che crea conflitti e stress
  • Prescrizioni contraddittorie: diversi medici possono prescrivere terapie che non sono coordinate tra loro
  • Responsabilità diffusa: quando qualcosa va storto, nessuno si assume la responsabilità del coordinamento generale

Come racconta E., figlia di un paziente oncologico: “Mio padre aveva appuntamenti con l’oncologo, il cardiologo, il fisioterapista e l’infermiere. Ognuno mi dava indicazioni diverse, gli orari si sovrapponevano, e io passavo le giornate al telefono per cercare di organizzare tutto. Era diventato un lavoro a tempo pieno.”

Il servizio Healthcare Family Office (HFO): la risposta organizzativa di CAD

Per rispondere a questa esigenza, CAD Healthcare ha sviluppato il servizio Healthcare Family Office (HFO), un approccio innovativo che mette il coordinamento al centro dell’assistenza.

  • Un unico punto di riferimento: il case manager HFO diventa il referente unico per la famiglia, coordinando tutti gli aspetti dell’assistenza sanitaria e semplificando drasticamente la gestione quotidiana.
  • Coordinamento centralizzato: tutti gli appuntamenti, le terapie, gli esami e le visite vengono coordinati attraverso un’unica regia, evitando sovrapposizioni e ottimizzando i tempi.
  • Comunicazione integrata: il case manager mantiene i contatti con tutti i professionisti coinvolti, garantendo che le informazioni circolino correttamente e che le decisioni siano prese in modo coordinato.
  • Gestione proattiva: non ci limitiamo a rispondere alle emergenze, ma anticipiamo i bisogni, programmiamo gli interventi e monitoriamo costantemente l’evoluzione della situazione.

Un caso esemplare è quello di R., 75 anni, con diabete, problemi cardiaci e difficoltà motorie. Prima di rivolgersi a CAD, la moglie doveva gestire:

  • Visite diabetologiche mensili
  • Controlli cardiologici trimestrali
  • Fisioterapia bisettimanale
  • Prelievi ematici settimanali
  • Medicazioni per ulcere diabetiche
  • Gestione della terapia farmacologica complessa

Con il servizio HFO, A. ha un unico numero da chiamare. Il case manager coordina tutto: programma gli appuntamenti in modo logico, accompagna R. alle visite quando necessario, monitora i parametri vitali a domicilio, gestisce le prescrizioni e tiene informati tutti i medici sull’evoluzione della situazione. “È come avere un figlio medico che si occupa di tutto”, dice Anna. “Finalmente posso tornare a essere una moglie, non un’infermiera e una segretaria.”

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“Gli Spitex a cui mi sono rivolto non capivano le situazioni complesse”

Molte famiglie si rivolgono a CAD dopo aver sperimentato l’inadeguatezza di altri servizi nella gestione di situazioni clinicamente complesse. Non tutti i pazienti hanno bisogni standard, e quando le condizioni sono particolari o multiple, serve un livello di competenza e flessibilità che non tutti i servizi possono offrire.

Cosa rende una situazione di assistenza “complessa”

Le situazioni complesse in ambito domiciliare possono presentarsi in diverse forme:

  • Multimorbosità: pazienti con più patologie croniche che interagiscono tra loro
  • Condizioni rare: malattie poco comuni che richiedono protocolli specifici
  • Instabilità clinica: situazioni che possono deteriorarsi rapidamente
  • Esigenze tecnologiche: necessità di dispositivi medici avanzati o monitoraggio continuo
  • Complessità sociale: situazioni familiari difficili o isolamento sociale
  • Resistenza alle cure: pazienti che rifiutano o hanno difficoltà ad accettare l’assistenza

L’expertise CAD nelle situazioni complesse

CAD Healthcare si è specializzata proprio nella gestione di questi casi difficili, sviluppando competenze e protocolli specifici:

  • Team multidisciplinare specializzato: i nostri operatori ricevono formazione continua per gestire situazioni complesse e lavorano sempre in team con diverse competenze complementari.
  • Protocolli personalizzati: per ogni situazione complessa sviluppiamo protocolli di intervento specifici, che vengono costantemente aggiornati in base all’evoluzione del caso.
  • Tecnologie avanzate: utilizziamo dispositivi di monitoraggio all’avanguardia che permettono di rilevare precocemente cambiamenti nelle condizioni del paziente.
  • Rete di specialisti: abbiamo accesso preferenziale a una rete di specialisti e consulenti che possono intervenire rapidamente quando necessario.
  • Gestione delle emergenze: il nostro team è preparato per gestire situazioni di emergenza e può intervenire 24 ore su 24, 365 giorni all’anno.

Un esempio significativo è il caso di F., 68 anni, affetta da sclerosi multipla progressiva con episodi di disfagia (difficoltà nella deglutizione) e frequenti infezioni respiratorie. Il precedente servizio Spitex non riusciva a gestire la complessità della situazione: gli operatori non erano formati per riconoscere i segni precoci di peggioramento, non sapevano come gestire l’alimentazione sicura e spesso si trovavano impreparati di fronte alle crisi respiratorie.

CAD ha sviluppato per F. un protocollo specifico che include:

  • Monitoraggio continuo dei parametri respiratori con dispositivi collegati alla centrale operativa
  • Formazione specifica degli operatori sulla gestione della disfagia
  • Protocolli di emergenza per le crisi respiratorie
  • Coordinamento stretto con pneumologo e neurologo
  • Supporto nutrizionale specializzato

Il risultato è stato una drastica riduzione dei ricoveri ospedalieri (da 6 all’anno a 1 negli ultimi 18 mesi) e un miglioramento significativo della qualità di vita sia per F. che per la sua famiglia.

Scopri di più sui vantaggi della cura domiciliare rispetto al ricovero-ospedaliero

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“Quando ho bisogno di loro, non ci sono mai”

La disponibilità è un altro punto dolente per molte famiglie. Troppo spesso i servizi tradizionali operano con orari rigidi che non tengono conto del fatto che i bisogni di assistenza non seguono un calendario prestabilito. Le emergenze possono capitare di notte, nei weekend o durante le festività, proprio quando molti servizi non sono disponibili.

La limitata disponibilità oraria e gli interventi che si fanno attendere a lungo

La maggior parte dei servizi Spitex tradizionali opera secondo schemi che privilegiano l’organizzazione interna piuttosto che le reali esigenze dei pazienti:

  • Orari d’ufficio: molti servizi sono disponibili solo durante le ore lavorative standard
  • Weekend e festività scoperti: nei momenti in cui le famiglie sono più sole, i servizi spesso non ci sono
  • Tempi di risposta lunghi: quando si presenta un’urgenza, i tempi di attesa possono essere inaccettabili
  • Rigidità nella programmazione: difficoltà a modificare orari o frequenza delle visite in base alle esigenze che cambiano

Come racconta M., figlio di un paziente con Alzheimer: “Mio padre ha avuto una crisi comportamentale di domenica sera. Ho chiamato il servizio Spitex e mi hanno detto di rivolgermi al pronto soccorso. Ma portare una persona con demenza in ospedale è traumatico per tutti. Avevo bisogno di qualcuno che conoscesse la situazione e sapesse come gestirla.”

il servizio H24 di CAD Healthcare garantisce disponibilità rapida

CAD Healthcare ha fatto della disponibilità continua uno dei suoi elementi distintivi:

  • Servizio 24/7/365: siamo operativi 24 ore su 24, 7 giorni su 7, 365 giorni all’anno. Non esistono orari di chiusura per le emergenze sanitarie.
  • Centrale operativa sempre attiva: la nostra centrale operativa è costantemente presidiata da personale qualificato che può valutare la situazione e attivare l’intervento più appropriato.
  • Tempi di risposta garantiti: ci impegniamo a intervenire entro 2 ore dalla segnalazione per le urgenze, e entro 20 minuti per le emergenze.
  • Flessibilità programmata: i nostri programmi di assistenza possono essere modificati rapidamente in base all’evoluzione delle condizioni del paziente.
  • Team di reperibilità: abbiamo sempre team specializzati di reperibilità che conoscono i nostri pazienti e possono intervenire anche fuori dagli orari standard.

Un esempio concreto: G., 45 anni, assiste la madre 89enne con insufficienza cardiaca. Un sabato sera la signora ha iniziato ad avere difficoltà respiratorie. G. ha chiamato CAD e in 30 minuti un infermiere specializzato era a casa, ha valutato la situazione, ha contattato il cardiologo di riferimento e ha gestito la crisi evitando il ricovero. “Non so cosa avrei fatto senza di loro”, dice G. “Sapere che posso chiamare in qualsiasi momento mi dà una tranquillità che non ha prezzo.”

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“Mi trattano come un numero, non come una persona”

Forse la critica più dolorosa che sentiamo riguarda la perdita della dimensione umana nell’assistenza. Molti pazienti si sentono ridotti a una serie di compiti da svolgere, piuttosto che essere visti come persone con una storia, delle emozioni e dei bisogni che vanno oltre quelli puramente clinici.

La disumanizzazione delle cure

Diversi fattori contribuiscono a questa percezione di disumanizzazione:

  • Pressione sui tempi: quando gli operatori hanno fretta, non c’è spazio per l’ascolto e l’empatia
  • Turnover elevato: il continuo cambio di personale impedisce la costruzione di relazioni significative
  • Approccio standardizzato: protocolli rigidi che non tengono conto dell’individualità del paziente
  • Mancanza di formazione relazionale: focus eccessivo sugli aspetti tecnici a scapito di quelli umani
  • Sovraccarico di lavoro: operatori stressati che non riescono a dedicare attenzione alla persona

Come dice A., 83 anni: “Entrano, fanno quello che devono fare e se ne vanno. Non mi chiedono mai come sto, se ho dormito bene, se ho bisogno di qualcosa. Mi sento invisibile nella mia stessa casa.”

L’approccio umano di CAD: la persona al centro della cura

In CAD Healthcare abbiamo fatto dell’approccio umano e personalizzato il nostro elemento distintivo:

  • Tempo per l’ascolto: ogni visita include sempre un momento dedicato all’ascolto attivo del paziente, per comprendere non solo i bisogni clinici ma anche quelli emotivi e sociali.
  • Conoscenza approfondita: i nostri operatori conoscono la storia di vita dei pazienti, le loro abitudini, le loro preferenze e i loro timori. Questo permette di personalizzare davvero l’assistenza.
  • Formazione continua sull’empatia: il nostro personale riceve formazione specifica sulle competenze relazionali e comunicative, non solo su quelle tecniche.
  • Flessibilità nell’approccio: adattiamo il nostro modo di lavorare alla personalità e alle preferenze di ogni paziente, rispettando i suoi ritmi e le sue abitudini.
  • Coinvolgimento attivo: il paziente non è un soggetto passivo delle cure, ma viene coinvolto attivamente nelle decisioni che lo riguardano.

Un esempio toccante è quello di P., 76 anni, vedovo da poco, che oltre all’assistenza per il diabete aveva bisogno soprattutto di compagnia e ascolto. Con il precedente servizio, l’operatore arrivava, controllava la glicemia, preparava l’insulina e se ne andava in 10 minuti. Pietro si sentiva sempre più isolato e depresso.

Con CAD, l’operatore dedica tempo a P.: lo ascolta quando racconta dei suoi ricordi con la moglie, lo coinvolge nella preparazione del piano di cura, lo incoraggia a mantenere le sue attività preferite. “Non è solo un’infermiera”, dice Pietro, “è diventata un po’ come una figlia. Sa quando ho bisogno di parlare e quando preferisco il silenzio. Mi fa sentire ancora una persona importante.”

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“Non sanno gestire le emergenze”

Un aspetto cruciale dell’assistenza domiciliare è la capacità di riconoscere e gestire tempestivamente le situazioni di emergenza. Molte famiglie hanno vissuto l’esperienza traumatica di trovarsi di fronte a un’emergenza con operatori impreparati o non autorizzati a intervenire.

I limiti nella gestione delle emergenze nei servizi territoriali

I problemi più comuni nella gestione delle emergenze includono:

  • Mancanza di formazione specifica: non tutti gli operatori sono preparati per riconoscere i segni di un’emergenza
  • Protocolli inadeguati: procedure che non prevedono una gestione rapida ed efficace delle urgenze
  • Limitazioni autorizzative: operatori che non possono prendere decisioni o somministrare farmaci salvavita
  • Mancanza di attrezzature: assenza di dispositivi medici essenziali per la gestione delle emergenze
  • Comunicazione inefficace: difficoltà nel coordinamento con i servizi di emergenza territoriali

La gestione avanzata delle emergenze di CAD

CAD Healthcare ha sviluppato un sistema integrato per la gestione delle emergenze domiciliari:

  • Formazione specialistica: tutti i nostri operatori ricevono formazione specifica per il riconoscimento precoce e la gestione delle emergenze più comuni in ambito domiciliare.
  • Kit di emergenza avanzati: i nostri team sono dotati di kit di primo intervento che includono dispositivi diagnostici portatili, farmaci salvavita e attrezzature per la stabilizzazione del paziente.
  • Protocolli di emergenza personalizzati: per ogni paziente a rischio sviluppiamo protocolli specifici che permettono un intervento rapido e mirato.
  • Collegamento con centrale operativa: i nostri operatori sono sempre in contatto con la centrale operativa, che può fornire supporto decisionale e coordinare l’intervento di specialisti.
  • Rete di emergenza integrata: abbiamo strutturato nel tempo un’ecosistema con servizi di emergenza territoriali che permettono un coordinamento ottimale degli interventi.

Un caso emblematico è quello di C., 71 anni, con storia di infarto miocardico. Durante una visita di routine, l’operatore CAD ha riconosciuto i segni precoci di un nuovo episodio cardiaco: dolore toracico atipico, sudorazione e alterazioni dell’ECG portatile. Ha immediatamente attivato il protocollo di emergenza, somministrato la terapia salvavita prescritta dal cardiologo, allertato la centrale operativa e coordinato l’intervento dell’ambulanza. Grazie alla tempestività dell’intervento, C. è stata stabilizzata prima dell’arrivo in ospedale, evitando complicazioni gravi.

“Se non fosse stato per la preparazione dell’operatore CAD”, dice il cardiologo che ha seguito il caso, “probabilmente avremmo avuto un esito molto diverso. La differenza tra un operatore preparato e uno che non lo è può essere letteralmente una questione di vita o di morte.”

Le testimonianze di chi ha optato per il cambiamento e scelto CAD

Le storie che abbiamo raccontato non sono casi isolati, ma rappresentano l’esperienza quotidiana di molte famiglie che hanno scelto CAD Healthcare dopo delusioni con altri servizi. Ecco alcune testimonianze dirette:

Famiglia R. (Lugano) “Dopo due anni di calvario con il precedente Spitex, dove ogni giorno arrivava una persona diversa che non sapeva nemmeno perché era lì, abbiamo scoperto CAD. La differenza è stata immediata: finalmente mia madre ha ritrovato la serenità e noi familiari possiamo dormire sonni tranquilli sapendo che è in buone mani.”

Signora E. “Mio marito ha l’Alzheimer e le sue condizioni sono molto variabili. Con CAD abbiamo un team che lo conosce bene e sa come gestire ogni situazione. Non devo più spiegare ogni volta la sua storia medica o le sue abitudini. È come avere una famiglia allargata che si prende cura di lui.”

Dottor M., medico di famiglia “Come medico, apprezzo enormemente il lavoro di CAD. Finalmente ho un partner che capisce le mie prescrizioni, che mi tiene aggiornato sull’evoluzione dei pazienti e che sa quando è necessario contattarmi. La qualità delle cure è nettamente migliorata.”

Famiglia B. “Quando papà ha avuto l’ictus, pensavamo che avremmo dovuto metterlo in casa di riposo. CAD ci ha dimostrato che era possibile gestire anche una situazione così complessa a domicilio. Oggi, dopo un anno, papà ha recuperato molto e soprattutto è felice di essere a casa sua.”

Cambio Spitex: sei pronto a scegliere un’assistenza domiciliare più attenta e presente?

Se ti riconosci in una o più delle situazioni descritte in questo articolo, sappi che non sei solo e che esistono alternative. Cambiare servizio di assistenza domiciliare può sembrare complicato, ma con il giusto supporto il processo può essere semplice e veloce.

come affrontare i primi passi

  1. Valutazione gratuita: CAD offre una consulenza gratuita per valutare la tua situazione specifica e identificare le soluzioni più appropriate.
  1. Transizione graduale: Non è necessario interrompere bruscamente il servizio attuale. Possiamo organizzare una transizione graduale che garantisca continuità nelle cure.
  1. Coordinamento burocratico: Ci occupiamo noi di tutti gli aspetti burocratici, inclusi i rapporti con le assicurazioni e i medici curanti.
  1. Piano personalizzato: Sviluppiamo insieme un piano di assistenza su misura per le tue esigenze specifiche.

Quando è il momento giusto per cambiare

Non aspettare che la situazione diventi insostenibile. Questi sono alcuni segnali che indicano che è arrivato il momento di considerare un cambiamento:

  • Ti senti costantemente insoddisfatto del servizio ricevuto
  • Devi continuamente spiegare la stessa situazione a operatori diversi
  • Non riesci a ottenere risposte alle tue domande o preoccupazioni
  • Il servizio non è disponibile quando ne hai più bisogno
  • Senti che il paziente è trattato come un numero piuttosto che come una persona
  • Le condizioni del paziente sono complesse ma non ricevono l’attenzione specialistica necessaria

Cosa significa gestire casi complessi? Approfondisci come affrontare la gestione avanzata domiciliare anche in situazioni di emergenza

Conclusioni: il diritto a cure domiciliari di qualità

L’assistenza domiciliare non è solo una questione di prestazioni sanitarie: riguarda anche dignità, rispetto e qualità della vita. Ogni persona ha il diritto di ricevere cure che tengano conto della sua individualità, delle sue esigenze specifiche e della sua storia personale.

Il settore dell’assistenza domiciliare in Ticino sta attraversando una fase di trasformazione, e questa trasformazione è guidata proprio dalle esigenze e dalle aspettative delle famiglie che non si accontentano più di servizi standardizzati e impersonali.

CAD Healthcare rappresenta una risposta concreta a queste esigenze: un servizio che mette la persona al centro, che investe nella formazione e nella tecnologia, che garantisce continuità e disponibilità, e che non ha paura di affrontare le situazioni più complesse.

Come dice Alessio Branca, fondatore di CAD: “Il nostro obiettivo non è solo fornire assistenza sanitaria, ma restituire serenità alle famiglie e dignità ai pazienti. Quando una famiglia ci dice che finalmente può dormire tranquilla, sappiamo di aver fatto la differenza. Tutto questo è possibile anche grazie ad una visione lungimirante verso la continua proattività nell’integrazione dell’innovazione a supporto dell’attività umana”

Se stai vivendo una situazione di insoddisfazione con il tuo attuale servizio di assistenza domiciliare, ricorda che hai delle alternative. Non devi accettare compromessi sulla qualità delle cure per te o per i tuoi cari. Il cambiamento è possibile, e spesso è più semplice di quanto pensi.

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Siamo a tua disposizione per rispondere a qualsiasi domanda e valutare insieme la soluzione più adatta alle tue esigenze di assistenza.

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